giovedì 10 aprile 2014

INAIL: STRESS LAVORO-CORRELATO, EDIZIONE 2014-2015 DELLA CAMPAGNA “AMBIENTI DI LAVORO SANI E SICURI”

In data 7 aprile 2014 ha preso il via ufficialmente la nuova campagna promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) “Ambienti di lavoro sani e sicuri”, che nel biennio 2014-2015 sarà incentrata sulla gestione dello stress e dei rischi psicosociali sul lavoro.
Lo stress lavoro–correlato è all’origine di oltre la metà delle assenze per malattia. L’obiettivo è la promozione in tutti i Paesi europei di una maggiore conoscenza di questi fenomeni, che possono avere ricadute negative sulla salute dei lavoratori e sul benessere delle aziende. In Europa lo stress è la seconda causa più frequente dei problemi di salute lavoro-correlati e si stima che sia, insieme ad altri rischi psicosociali, il motivo all’origine di più della metà dei giorni di assenza per malattia.
I lavoratori avvertono stress quando le esigenze lavorative sono superiori alla loro capacità di farvi fronte. Lo stress lavoro-correlato è un problema a livello di organizzazione e non una colpa individuale. È una delle conseguenze più importanti derivanti da un ambiente di lavoro carente dal punto di vista psicosociale.
I rischi psicosociali sono gli effetti negativi in termini psicologici, fisici e sociali derivanti da una progettazione, un'organizzazione e una gestione non adeguate sul lavoro.

Le seguenti condizioni lavorative possono causare rischi psicosociali:

·         lavoro eccessivamente impegnativo e/o tempo a disposizione non sufficiente per portare a termine le mansioni;
·         richieste contrastanti;
·         ruolo del lavoratore non definito con chiarezza;
·         comunicazione inefficace;
·         cambiamento mal gestito a livello di organizzazione.

I rischi psicosociali si originano altresì da un contesto sociale inadeguato sul lavoro, come per esempio:

·         mancanza di supporto da parte della dirigenza e dei colleghi;
·         scarse relazioni interpersonali;
·         molestie, aggressioni e violenza;
·         difficoltà a conciliare impegni lavorativi e impegni privati.

I rischi psicosociali non devono essere confusi con un ambiente di lavoro sano che, pur essendo impegnativo, sostiene e stimola i lavoratori, incoraggiandone al massimo lo sviluppo e le prestazioni.

Adottando il giusto approccio, è però possibile prevenire e gestire con efficacia i rischi psicosociali e lo stress lavoro-correlato, a prescindere dalle caratteristiche o dalle dimensioni dell'impresa, e affrontarli con la stessa logica e sistematicità riservate ad altre questioni di salute e sicurezza sul lavoro.
Gestire lo stress non è solo un imperativo morale per i datori di lavoro, ma anche un dovere giuridico stabilito dalla direttiva quadro 89/391/CEE e ribadito dagli accordi quadro tra le parti sociali sullo stress lavoro-correlato e sulle molestie e la violenza sul luogo di lavoro.


Sebbene spetti ai datori di lavoro la responsabilità giuridica di garantire la corretta valutazione e il controllo dei rischi sul lavoro, è indispensabile coinvolgere anche i lavoratori. La loro partecipazione può assicurare l'adeguatezza e l'efficacia delle misure adottate.

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